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Commitment to innovation.

Giuseppe Corsica

HSE Manager / RSPP e PM Commerciale

Quando eri piccolo cosa volevi fare?

Da bambino avevo l’idea fissa di diventare pilota di aerei civili, tanto che ancora oggi mi fermo a guardare gli aerei che passano sopra la mia testa. È rimasta una forte passione. Crescendo, però, ho sviluppato l’interesse per la chimica in ogni sua forma, probabilmente perché tutte le persone a me più vicine – genitori, parenti, amici – lavoravano in questo ambito. Così, già dai primi anni delle scuole superiori ho intrapreso questa strada con entusiasmo e voglia di scoprire. La passione per la chimica ha preso il sopravvento nell’età più adulta e mi ha portato a studiare Chimica Industriale all’Università di Bologna, con specializzazione in ambito ambientale - percorso di cui sono fiero ed orgoglioso, perché estremamente interessante e stimolante.

Quando devi scegliere persone per il tuo team, quali caratteristiche cerchi?

Lavorando sia in ambito commerciale che in ambito HSE, ho il piacere di collaborare con colleghi di più reparti, con caratteristiche e dinamiche ben distinte. Ho imparato, infatti, che un team è formato da un gruppo di persone con competenze e personalità diverse, accomunate dall’obiettivo, che deve essere ben preciso, comune e condiviso. Il perfetto funzionamento di un “team working”, quindi, dipende da tutta una serie di processi, sia psicologici, che motivazionali e pratici. Per questo, sicuramente gli aspetti che cerco in una persona riguardano il lato caratteriale ed umano, prima ancora di quello professionale. Questo perché ritengo che prima di tutto siamo persone, non ruoli - concetto fondamentale anche per la comunicazione tra colleghi. Dal punto di vista tecnico, ovviamente, servono e sono imprescindibili delle competenze, ma dò quasi per scontato che ci siano, alla base, esperienza e conoscenza approfondita. Il massimo dei risultati, però, lo si raggiunge avendo accanto collaboratori aperti al confronto, che abbiano disponibilità, interesse e curiosità. Soltanto con questi ingredienti si crea complicità.

Io per fortuna, sia nei panni del PM Commerciale, che del RHSE/RSPP, ad oggi, posso sostenere che lavoro in team qualificati e stimolanti.

Se dovessi scegliere una sola delle tue posizioni, cosa sceglieresti?

È una scelta difficile, amo entrambi i ruoli. Visto che sono molto attento al lato umano, anche in ambito lavorativo, direi che forse sceglierei il ruolo di commerciale. Adoro le relazioni e stare in mezzo alla gente. Mi piace “coccolare” i clienti e discutere con loro. Per me, la più grande soddisfazione è vedere il cliente soddisfatto, o stupito (!). E il PM Commerciale deve essere senza dubbio una persona con una spiccata conoscenza tecnica delle attività svolte dal Gruppo, ma deve anche essere una persona abituata a stare con la gente. Io credo che la vendita sia un lavoro di relazione per appassionati di esseri umani, e non per appassionati di prodotto. Le soddisfazioni, in questo ambito, arrivano quando ti prendi cura degli obiettivi dei tuoi clienti, visto che poi saranno loro a prendersi cura dei tuoi. È importante anche essere “mallebaili”, versatili, curiosi e innovativi, per essere in grado di adattarsi anche a situazioni imprevedibili, e sfruttare le opportunità di mercato con un po’ di improvvisazione. E io sento queste caratteristiche molto vicine alla mia persona.

In ambito HSE, invece, è tutto molto più razionale. Si tratta di rispettare normative e prescrizioni, quindi, il lato tecnico di questo ruolo è fondamentale, assieme a capacità di problem solving e di semplificazione dei percorsi complessi. Anche se non è assente il lato umano, visto che, comunque, bisogna prendersi cura della sicurezza dei colleghi, e relazionarsi con ognuno di loro su diversi aspetti. Fortunatamente, ho collaboratori molto validi che giornalmente mi supportano.

Quali sono i valori che ti caratterizzano come Responsabile?  

Mi piacerebbe porre questa domanda ai miei colleghi e collaboratori più stretti, ma posso immaginare la loro risposta… probabilmente direbbero che sono estremamente disponibile, professionale e perfezionista.

Pensandoci, direi che l’aspetto fondamentale per lavorare con il massimo dei risultati, è avere la capacità di creare una squadra, e avere complicità con i collaboratori. Bisogna fare in modo di appassionarli, affinché ci sia unione e visione su un percorso che porta ad un obiettivo comune. Per questo, dicevo prima, oltre alle conoscenze tecniche, è importante anche il lato umano. Dal mio punto di vista, un buon manager non è quello che impone scelte o dà ordini, ma quello che ascolta e collabora, per poi assumersi la responsabilità di una scelta, indirizzando tutti gli altri.  Bisogna far sentire le persone comprese e il primo passo è sicuramente ascoltare. Mi reputo un buon ascoltatore.

Come sei arrivato in LabAnalysis?

Dopo il diploma in chimica ho scelto di laurearmi in Chimica Industriale all’Università di Bologna. Subito dopo, nel 2004, ho avuto l’occasione di lavorare a Napoli, in un laboratorio. Ho mosso i primi passi in ambito Ambiente, Sicurezza e Qualità, oltre a ricoprire il ruolo di tecnico di laboratorio. Subito dopo, ho iniziato parallelamente la mia carriera di tecnico commerciale, interfacciandomi con i primi clienti. Poi ho fatto rientro a Pescara/Chieti continuando ad approfondire gli stessi aspetti in una nota società di consulenza ambiente e sicurezza, in particolare per i servizi di auditing ISO 14001 ed ISO 45001. Nel gennaio 2007 sono arrivato in LabAnalysis, eravamo appena 50 dipendenti. Inizialmente ho ricoperto il ruolo di tecnico commerciale e consulente in ambito ambiente e sicurezza. Dopo alcuni anni di esperienza, ho abbandonato la consulenza per ricoprire il ruolo di RHSE/RSPP. Ruolo che ancora oggi svolgo giornalmente assieme a quello di PM Commerciale, circondato da un’ottima squadra di collaboratori.

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